Tutto inizia sempre con un sogno, una visione. È quella prima immagine che ci si forma nella mente a guidare poi tutte le nostre azioni e decisioni successive.

Ognuno di noi possiede una grandissima forza interiore, è che molto spesso temiamo il lavoro che richiede andarla a scoprire. Per questo ricerchiamo chi ce la possa dare dall'esterno. Chi ci possa fornire quell'amore, coraggio e forza che sentiamo di non trovare dentro di noi.

Abbiamo sviluppato una sorta di resistenza all'azione. Come se fosse responsabilità altrui darci quello che vogliamo o sentiamo ci manchi. Una deresponsabilizzazione che ci fa comodo, ma che ci rende inerti e spesso infelici.

Sorridevo nel constatare che la realtà non è mai come ci sembra, così neanche le persone che ci sembrano forti, lo sono per davvero perché anche loro, a volte, piangono.

Per ogni inizio, c'è la malinconia di una fine. La fine di un percorso che ha fatto il suo meglio per portarci a fare questo nuovo passo che ci fa tanta paura.

Non serve essere grandi artisti, per immergerci in noi stessi. Non serve essere grandi artisti per fare arte. Tutto di noi è arte e tutto quello che ci circonda può dare vita ad emozioni.

Questa è la storia di una giovane Gabriella che ha fatto del suo attitude, il proprio scudo contro una realtà tremendamente sessista e patriarcale. In cui solo l'uomo conta e conta di più. Una realtà che non è riuscita però a piegare la sua forza e il suo coraggio. Una presenza tremendamente e coraggiosamente ingombrante.