Il coraggio di sognare
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BUON ASCOLTO!
Se c'è una cosa che ho imparato in questo mio progetto online è che tutto inizia sempre con un sogno, una visione. È quella prima immagine che ci si forma nella mente a guidare poi tutte le nostre azioni e decisioni successive. Quasi fosse quell'idea stessa a spronarci a perseguire quel sogno e poterlo rendere un giorno reale. Tutti i più grandi innovatori sono partiti così, con il coraggio di sognare qualcosa che ancora non c'è ma che nella loro testa e soprattutto nel loro cuore, già esiste. Mi ha sempre affascinato questa cosa. Quasi ad indicare quanto siamo noi alla fine a ostacolarci nella vita di tutti i giorni, impedendoci anche solo di sognare. E invece sono proprio i sogni quello di cui abbiamo tutti così bisogno per affrontare una realtà sempre più crudele e spietata. Una realtà che quotidianamente ci viene raccontata in tv e che affloscia il nostro umore e il nostro spirito. Forse per questo non guardo più i telegiornali, troppa negatività tutta insieme. Preferisco informarmi leggendo quello che accade nel mondo, senza essere bombardata da fatti di cronaca nera mentre mangio tranquilla con la mia famiglia.
Forse per questo amo di più la radio, la radio informa ma non bombarda di negatività come i notiziari tv. La radio racconta, informa, intrattiene, fa compagnia. Ecco perché mi piace così tanto, ecco perché è sempre stata un mio sogno nel cassetto. Perché sì, un mio sogno è proprio quello di parlare in radio. Per questo è nato il podcast alla fine, una versione radio fai da te. Fai da me, in questo caso. Sapete, io mi vedevo già entrare in uno studio di registrazione con le pareti imbottite, circondata da microfoni su lunghe aste, computer e mixer. Mi sentivo già a mio agio, senza averlo mai sperimentato davvero. E credo che questo sia fondamentale quando si parla di sogni, per sentirli più veri. Immergersi così tanto in questi sogni da viverli prima ancora che accadano e dare quindi modo alle nostre azioni di portarci inconsapevolmente più vicini a quella realtà. E così è stato per me quando, in un giorno di inizio Gennaio, mi è stata data la possibilità di intervenire come ospite in un programma radio. Ero elettrizzata e faticavo a crederci, tanto che non ne ho dato notizia con nessuno, se non con la mia famiglia. Avevo paura che dicendolo troppo forte, alla fine niente si sarebbe realizzato. Così ho mantenuto il segreto fino al giorno dell'intervista vera e propria.
Quel giorno non ero sola, mio fratello e mia mamma avevano deciso di accompagnarmi a Milano prendendo appositamente un giorno di ferie dal lavoro. Mia mamma sicuramente si sentiva più sicura a non lasciarmi sola nella sterminata periferia di Milano, mio fratello invece ha colto l'occasione per dimostrarmi il suo supporto e curiosare in un ambiente nuovo anche per lui. Mamma ride sempre ogni volta che andiamo a Milano, ci divertiamo a definirci "ragazzi di campagna" con una chiara citazione al film all'omonimo film di Renato Pozzetto, un film che se non avete mai visto vi consiglio di recuperare. Anche solo per farvi due belle risate. La grande città lombarda ci incute un timore quasi reverenziale al suo cospetto; gli alti grattacieli, l'intenso via vai ben si allontanano dal panorama a cui siamo abituati nella campagna veronese. E ogni tanto, vedere questo posto di grande innovazione e alta moda, ci piace. Come fare un salto nel futuro, sicuramente nelle nuove tendenze e pensieri che sembrano contaminare anche solo l'aria. Quindi, quasi fosse stata una gita di piacere, quel giorno di inizio Febbraio, siamo partiti in direzione Cinisello Balsamo.
È proprio a Cinisello Balsamo che si trova CrossRadio, l'emittente radiofonica che ospita il programma di Antonio Vardaro "MiVanto Show", il programma in cui sono stata invitata come ospite. Questa grande struttura, messa completamente a nuovo grazie ad un progetto comunale in collaborazione con Adidas e Sfera Ebbasta; oltre ad ospitare CrossRadio funge da luogo di ritrovo per tutti i ragazzi del luogo. All'interno infatti è presente una grande cucina, aule studio e una coloratissima aula relax. Il nostro cicerone ci ha mostrato la struttura con entusiasmo e allegria, spiegandoci quanto la struttura fosse diventata fondamentale per contrastare il fenomeno delle criminalità giovanile. Dare un luogo sicuro e creativo ai giovani, può aiutare ad allontanarli quanto possibile dalla strada e dai pericoli ad essa correlati. Lo studio di registrazione si trova sullo stesso piano, un vivacissimo studio arancione e blu. Quando sono entrata non riuscivo a contenere l'emozione. Ero nello studio di una radio e stavo per registrare una puntata per questa radio, come nel mio sogno, ma era tutto vero. Antonio ci ha messi subito a nostro agio e dopo le presentazioni del caso, abbiamo iniziato a fare le prove microfono. Dopo una veloce lezione su come dovevo fare o non fare per registrare nella maniera corretta, abbiamo scelto le canzoni da inserire in puntata e successivamente abbiamo dato il via alle danze. L'emozione era nell'aria, non stavo nella pelle. Era tutto vero e stavamo iniziando a registrare. Era come immergermi in sensazioni già sperimentate e sognate. La realizzazione di un sogno che mi stava già aspettando da tempo, da quando mi ero data la possibilità di crederci. La chiacchierata con Antonio è stata piacevole e leggera tra confidenze, riflessioni e tante risate. In men che non si dica, l'ora di intervista è scivolata rapida quasi senza rendermene conto, lasciandomi tuttavia nel cuore una piacevole emozione e tanto calore. Dopo qualche foto e video di rito, ci siamo salutati. Fuori era ormai scesa la sera. L'aria fredda e pungente che ci accompagnava alla macchina ci ricordava che era ora di rientrare.
Guardando il riflesso dei lampioni e delle grandi insegne neon sul vetro della macchina, mi sentivo felice. Senza rendermene conto, avevo realizzato uno dei miei sogni. Un qualcosa che avrei creduto quasi impossibile da ragazzina, ma che non mi aveva comunque ostacolato nel sognare e vivere nel cuore questo progetto. E infatti ora ero lì, attraversata da bellissimi sentimenti e ricordi ancora vividi nella mente. Il silenzio della notte era spezzato dalla vivace colonna sonora che si sentiva leggera dagli autoparlanti dell'auto. Avvolta dalla musica mi sentivo orgogliosa per essermi data quest'occasione, l'occasione di sognare. Perché tutto inizia con un sogno o con il coraggio di sognare qualcosa di bello per noi e soprattutto crederci anche quando ti sembra impossibile.
Per ascoltare la puntata di CrossRadio con Antonio Vardaro, premi qui sotto!